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La letteratura si insegna in digitale

Verso un Dantedì digitale e interattivo

Non ci illudiamo: il 2021 è un altro anno di emergenza. L’epidemia da Covid-19, dilagata in tutto il mondo nel corso del 2020, è stata affrontata in modo diverso da Paese a Paese, ma un elemento in comune risalta: l’utilizzo del digitale come risorsa per proseguire le attività che altrimenti si sarebbero interrotte. Alcuni settori erano già più o meno pronti (o almeno attrezzati), altri sono stati forzati al “salto” dalla situazione di emergenza. È il caso, tanto dibattuto, della scuola.

La relazione tra scuola e nuove tecnologie

Molti si stanno ponendo (giuste) domande sull’efficacia della didattica a distanza, sugli effetti del digital divide, sull’aspetto sociale del fenomeno. A noi invece interessa capire, nello specifico, quali risorse può il digitale offrire ai contesti educativi e dove sono le potenzialità. Questa consapevolezza può servire sia a sviluppare soluzioni adeguate per la situazione attuale che a gettare lo sguardo oltre e progettare un futuro diverso, fatto di approcci integrati, di nuove connessioni. In un’altra parola: di espansione.

Un esempio: l’esperienza di Pistoia

Come contributo a questo dibattito, vorremmo riportare un’esperienza con cui siamo entrati in contatto grazie al nostro primo importante progetto del 2021: Tanto gentile…, l’audiolibro su Dante poeta d’amore. L’audiolibro è stato realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia come parte di un più ampio progetto per le scuole del territorio e per questo è stato realizzato con un occhio di riguardo all’utilizzo in contesti didattici. Le altre iniziative a esso collegate si stanno svolgendo proprio ora, in occasione del settecentenario dantesco, e hanno tutte come oggetto la didattica della letteratura italiana. Data la materia specifica, le classi coinvolte appartengono a tre istituti di scuola superiore di 2° grado (due licei scientifici e uno classico) e a un istituto di scuola superiore di 1° grado. Al momento in cui scriviamo (marzo 2021), tutte le attività didattiche si stanno svolgendo a distanza.

Videoconferenze per l’aggiornamento dei docenti

Una di queste iniziative è stato il ciclo di videoconferenze a cura dell’ADI (Associazione degli Italianisti) per l’aggiornamento dei docenti, tutte trasmesse in streaming. Hanno partecipato relatori importanti, selezionati dall’ADI, quali Sergio Cristaldi (Università di Catania) e Sebastiana Nobili (Università di Bologna), che hanno offerto ai docenti degli aggiornamenti sulle attuali letture critiche su Dante e diversi spunti per l’insegnamento: un buon esempio di collaborazione tra scuola e Università e di connessione tra realtà altrimenti molto distanti on the Net. L’ultima conferenza, che si è svolta il 10 marzo, ha avuto come relatore Alberto Casadei (Università di Pisa) che ha parlato proprio del settecentenario dantesco come occasione didattica e di coinvolgimento delle scuole.

Un audiolibro, infinite possibilità

Riguardo l’impiego nella pratica di risorse digitali, abbiamo contattato direttamente la professoressa Caterina Andreini, che si occupa del coordinamento tra Fondazione e istituti scolastici nell’ambito dei diversi progetti. La professoressa Andreini è una convinta sostenitrice di queste nuove risorse: abbiamo parlato a lungo dell’audiolibro Tanto gentile… e del suo possibile impiego nell’attività didattica.

È uno strumento molto versatile”, ci ha spiegato. “Si può fare ascoltare all’inizio del percorso didattico, ma anche alla fine, per verificare le competenze che gli studenti hanno maturato nel frattempo. Si può usare come base, perché è un racconto denso di riferimenti: agli altri poeti, come Guido Guinizelli, Cino da Pistoia, ma anche alla visione storico culturale dell’Italia dell’epoca. Inoltre parliamo del Duecento, l’inizio della letteratura italiana, ma anche l’inizio per gli studenti dello studio di questa materia: i componimenti poetici, le figure retoriche… ma anche per il docente stesso può essere un ottimo inizio. Ascoltandolo, un docente di certo è a suo agio con gli argomenti, perché conosce la materia. Ma dopo un primo ascolto, può domandarsi: che cosa devono sapere i ragazzi, di quali nozioni hanno bisogno per poter apprezzare questo passaggio? Si può ascoltare all’inizio, a puntate, alla fine. Come dicevo, è uno strumento davvero versatile, un canovaccio per chi insegna. Volendo, gli argomenti da approfondire sono davvero tanti. È un ipertesto.”

Un evento iperconnesso e multimediale

È così che si conta di fare arrivare gli studenti al 25 marzo, il neonato Dantedì, con la preparazione giusta e attivamente coinvolti nei festeggiamenti. Tra le varie iniziative per le scuole spicca quella promossa da ADI-SD con il progetto Adotta un canto, coordinato da Annalisa Nacinovich. Nell’iniziativa sono coinvolte ben 100 tra classi e istituti che si trasformano in produttori di contenuti multimediali: un video di tre minuti, ognuno dedicato a un canto della Commedia. Le richieste ai giovani produttori sono precise: tra i contenuti devono esserci una parola chiave, una terzina o un verso “emblema”, la lettura di almeno 15 versi, immagini della propria città associabili al canto, una musica scelta dagli studenti. Ma queste richieste hanno un obiettivo molto specifico, come ci racconta Nacinovich.

“Le indicazioni per la costruzione della tessera”, spiega la docente, “costituiscono spunti di riflessione per indagare alcuni aspetti della didattica della letteratura che in questi anni ci sono apparsi particolarmente rilevanti: innanzitutto il rapporto tra lettura e immaginazione, ricombinazione, esperienza sensoriale. Un ambito in cui il rapporto con le nuove tecnologie ha uno spazio importante, non solo per l'opportunità che esse offrono di sperimentare fruizioni diverse del testo, ma anche per il ruolo che possono avere nella riconsiderazione delle modalità in cui proporre l'analisi dei testi.”

Per saperne di più

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